28 Mar
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Dalla seconda metà dell'Ottocento, la Puglia ha visto affiancarsi alla tradizionale vocazione agricola una nuova realtà: quella degli "homines novi," imprenditori lungimiranti che concentravano nella stessa persona il commerciante, l’industriale e il banchiere e che hanno segnato un'importante svolta nell'economia regionale. Questi pionieri hanno guidato la modernizzazione del territorio, introducendo innovazioni tecnologiche e investendo nell'industria, trasformando Bari e altre aree della provincia in centri dinamici di sviluppo economico. 

Le prime tracce di industrializzazione nella regione risalgono alla prima metà dell'Ottocento, grazie all'iniziativa di imprenditori stranieri come Pietro Ravanas, Guglielmo Lindemann, Federico Marstaller e Giovanni Nickmann. 

In seguito, gli italiani si sono distinti soprattutto nell'industria di trasformazione alimentare: Giuseppe De Giorgio, per esempio, ha aperto un moderno stabilimento meccanico a Bari, creando macchine a vapore e attrezzature per l'estrazione dell'olio da olive e sanse.

Il fermento imprenditoriale è cresciuto grazie a giovani appartenenti a famiglie locali benestanti, che hanno saputo cogliere l'esempio delle attività già consolidate per creare nuovi modelli di successo. Tra questi, l'ingegnere Ghilardi, che insieme a De Filippis ha fondato una ditta specializzata in costruzioni in cemento idraulico e pavimentazioni innovative. 

Altri nomi di spicco, come Giuseppe Lattarulo, Giovanni Costantino, e Tommaso Columbo, hanno contribuito a trasformare i modesti laboratori artigianali in impianti industriali moderni, capaci di competere sui mercati nazionali e internazionali. 

Tra essi giova ricordare nella produzione della pasta: Gaetano De Giglio con il suo “Premiato stabilimento a vapore di biscotti per approvigione e biscotti dolci, di pane e paste” ubicato sia in Corso V. Emanuele che in via Melo a Bari; Antonio Mincuzzi e Vito Treviglio con la loro fabbrica situata in via Abate Gimma, Giuseppe Mincuzzi, Domenico Triggiani, Giuseppe Triggiano, i F.lli Tamma sempre nel capoluogo e, in seguito, i F.lli Divella tuttora in attività.

 Nell’ambito delle attività manifatturiere vanno ricordate le intraprendenti figure degli ebanisti Sebastiano Natrella, Vincenzo Guerra, Gabriele Scarano, Onofrio Ancona. Anche gli abili maestri d’ascia Luigi Cioffi, Nicola Lisco, Giacomo Sbisà, Gaetano Nuovo e Nicola Massari a Bari, impiantarono dei grandiosi stabilimenti per la produzione di botti e mastella. 

La lungimiranza di questi "capitani coraggiosi" ha lasciato un'importante eredità culturale e architettonica sul territorio, rappresentata da numerosi siti industriali storici. Tuttavia, molte di queste testimonianze ormai sono andate perdute a causa della demolizione, cancellando la memoria di luoghi simbolo di un'epoca di grande sviluppo e l'operato degli audaci imprenditori che ne furono protagonisti.

 Questa affascinante narrazione è solo un frammento di ciò che troverete nel mio libro “Bari e la sua storia”: Un viaggio unico nella storia di Bari, una raccolta di episodi, personaggi e imprese che hanno contribuito a plasmare l'identità della città e del territorio pugliese, trasformando sogni in realtà. Dai primi passi della modernizzazione alle intuizioni dei “capitani coraggiosi” che hanno guidato Bari verso i mercati internazionali, ogni pagina vi condurrà in un viaggio attraverso il tempo. 

Se queste storie hanno acceso il tuo interesse, il libro è qui per offrirti molto di più: dettagli inediti, aneddoti sorprendenti e una prospettiva unica sul passato e sul futuro di questa straordinaria terra.

Scopri l'evoluzione di Bari e della sua terra, diventate pilastri dell'economia e della cultura meridionale. Il futuro è radicato nella storia, e questa storia aspetta solo di essere letta.      

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